Santuario di San Romedio: escursione tra i sentieri scavati nella roccia

Il Santuario di San Romedio, uno dei più caratteristici eremi d’Europa, si trova sulla vetta di uno sperone di roccia alto 70 metri, in Val di Non, nei pressi di Sanzeno. Meta di pellegrinaggio è uno dei luoghi più belli e scenografici del Trentino. Il sentiero che conduce fino al complesso dell’eremo di San Romedio è una passeggiata mozzafiato lungo pareti rocciose in mezzo ai boschi.

san-romedio-trentino Il cosiddetto sentiero delle forre di san Romedio si sviluppa lungo il percorso di un ex acquedotto realizzato a metà ‘800 per l’irrigazione, trasformato successivamente in un sentiero pianeggiante, scavato nella roccia, a picco sul canyon che presenta viste mozzafiato, rendendolo adatto a tutti i camminatori (anche le famiglie), e per chi ama lo sport ed ha uno spirito avventuroso potrà sperimentare le palestre di roccia naturale presenti lungo il percorso.

Il santuario di San Romedio è costituito da cinque chiese, costruite su una ripida parete di roccia, erette nell’arco di nove secoli. Queste cinque chiese, che custodiscono al loro interno alcune opere d’arte e affreschi, sono collegate tra loro da una scenografica scalinata costituita da 130 gradini.

La storia del Santuario ebbe inizio tra il IV e il V secolo, quando il nobile Romedio, erede della casata Thaur, ricca famiglia bavarese, dopo un pellegrinaggio a Roma, decise di abbandonare tutte le sue ricchezze e cercare la vicinanza del Creatore tramite la meditazione. Così si ritirò in eremitaggio e scelse come luogo proprio la Val di Non, nel punto più alto del monte vicino al comune di Coredo, dove condusse la sua vita di ritiro spirituale in alcune grotte tuttora esistenti nei pressi del Santuario. Alla sua morte i fedeli scavarono nella roccia la sua tomba, che per secoli rimase una nuda e semplice meta di pellegrinaggio. Solo attorno al 1000 i pellegrini costruirono la prima cappella e chiesa originaria. A seguire vennero erette in successione le altre chiese, le cappelle, le sette edicole della Passione e tute le strutture oggi esistenti che costituiscono il complesso di San Romedio.

 

San Romedio e la leggenda dell’orso

Tante sono le leggende che circondano il luogo e il personaggio di San Romedio, come quella dell’orso. La più nota è sicuramente quella che racconta del giorno in cui Romedio, dovendo scendere a Trento dal santuario per andare a salutare Virgilio, l’allora Vescovo della città, chiese al suo compagno Davide di sellargli un cavallo. Il discepolo tornò dicendo che il cavallo era stato sbranato da un orso; a quel punto Romedio senza scomporsi chiese allora di sellare l’orso, gli si avvicinò e riuscì miracolosamente a renderlo mansueto e cavalcarlo fino a valle. Da quel momento l’animale divenne suo compagno durante tutto il periodo da eremita.
In ricordo di questa leggenda dal 1958 l’area faunistica di San Romedio ha sempre dato asilo, nel recinto attorno al Santuario, ad esemplari di orso altrimenti destinati ad una sorte più triste. Dal 2013 ad oggi al santuario viene ospitato “Bruno”, un bellissimo esemplare di orso abruzzese, che se si è fortunati è possibile ammirare durante la visita all’Eremo.

 

San Romedio: come raggiungere il santuario

Il santuario di San Romedio, in Val di Non, può essere raggiunto in vari modi:

In auto:

Dall’abitato di Sanzeno, percorrendo per un chilometro una stretta strada asfaltata che percorre il canyon, è possibile raggiungere il parcheggio nei pressi del Santuario.

A piedi:

È possibile raggiungere l’Eremo attraverso diversi sentieri che partono dai paesi che si trovano nelle vicinanze. Scendendo dal paese di Don o Salter o dal sentiero che collega il Santuario ai laghetti di Coredo. Ognuno di essi è ben segnato e ha un diverso grado di difficoltà, alcuni sono adatti per le famiglie, altri solo per chi è abituato alle lunghe passeggiate sugli strapiombi dove spesso si deve abbassare la testa per evitare le rocce sporgenti.

Il percorso che consigliamo e sicuramente il più noto e suggestivo è quello che parte dal parcheggio del Museo Retico di Sanzeno dove inizialmente c’è una passerella di legno che costeggia le campagne e il canale irriguo e successivamente prima nei boschi e poi ripercorrendo il tracciato dell’ex acquedotto, un sentiero in quota scavato nella roccia a strapiombo sul canyon, conduce in 45 minuti fino all’VIII stazione della Via Crucis marmorea, da qui si continua per un breve tratto sulla strada asfaltata per poi arrivare all’eremo su un sentiero di ciottoli .

È un percorso in sicurezza adatto sia per i bambini che per gli anziani ed è lungo 2,5 chilometri; è pianeggiante e si trova in una splendida cornice naturale. Si consigliano abbigliamento e scarpe adeguate per affrontare l’avventura in pieno, oltre una macchina fotografica per immortalare le viste mozzafiato a strapiombo sul canyon.

Al ritorno durante il periodo estivo si può usufruire del servizio navetta che offre corse ogni 20 minuti.

 

Santuario San Romedio orari

Il santuario è aperto tutto l’anno con orari diversi a seconda di quando tramonta il sole. L’ingresso è gratuito.

  • Dalle 9:00 alle 17:30 da ottobre ad Aprile
  • Dalle 9:00 alle 18:00 da maggio a giugno e settembre
  • Dalle 8:30 alle 19:00 da luglio ad agosto.

 

Altre info su San Romedio

È anche possibile prenotare su richiesta delle visite guidate.
Durante il periodo estivo nel Santuario si svolgono anche una serie di manifestazioni culturali e musicali nell’ambito della rassegna “Estate Romediana”.

 

La Festa di San Romedio

Il 15 gennaio di ogni anno si festeggia il giorno di San Romedio con la celebrazione di una messa in onore del Santo e l’offerta del tradizionale piatto del pellegrino a base di trippe. La sera prima viene effettuato il “cammino nella notte”, un pellegrinaggio notturno con le fiaccole da Sanzeno a San Romedio.